Rifiuti 2022

Riguardo ai rifiuti urbani, si registra un lieve aumento della produzione nel biennio 2020-21 rispetto al 2019, come pure della percentuale di raccolta differenziata (che tuttavia fa registrare problemi di qualità). I rifiuti speciali, invece, sono caratterizzati da una situazione in lieve miglioramento per quanto riguarda la produzione e sostanzialmente positiva per quanto riguarda la gestione.

SINTESI DEI DATI E DEI CONTENUTI PRINCIPALI
LA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI

Nonostante nel biennio 2020-21 gli abitanti equivalenti siano diminuiti del 3,8% rispetto al 2019 (da 632.546 a 608.598 unità, calo dovuto soprattutto alla riduzione delle presenze turistiche causa pandemia di Covid-19), la produzione pro-capite complessiva è lievemente aumentata (passando da 1,23 kg/giorno, corrispondente a 448,1 kg/anno, nel 2019 a 1,26 kg/giorno, corrispondente a 460,9 kg/anno, nel 2021). Tale incremento è dovuto, in particolare, all’aumento della produzione pro-capite di rifiuto differenziato (passata da 0,92 kg/giorno nel 2019 a 0,96 kg/giorno nel 2021), a fronte di una produzione pro-capite di rifiuti residui rimasta pressoché costante su valori di 0,30 kg/giorno.

I rifiuti urbani in Trentino
I rifiuti urbani in Trentino
I rifiuti speciali in Trentino
I rifiuti speciali in Trentino
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI

Il biennio 2020-21 ha fatto registrare un’ulteriore crescita, seppur lieve, della raccolta differenziata, passata dal 77,9% del 2019 al 79,1% del 2021. A questo notevole risultato non corrisponde una qualità altrettanto alta della raccolta differenziata, con impurità presenti soprattutto nel multimateriale e nell’organico: si può stimare che, a causa di queste impurità, solo il 70% dei rifiuti urbani differenziati in Trentino è stato poi effettivamente mandato a recupero, mentre il resto è finito a smaltimento.

I RIFIUTI SPECIALI

Per quanto riguarda i rifiuti speciali non pericolosi, risulta evidente un calo della produzione nel triennio 2018-20; il calo registrato nel 2020, tuttavia, è certamente dovuto alle misure di contrasto alla pandemia di Covid-19, che hanno comportato il fermo di numerose attività. La produzione di rifiuti speciali pericolosi è invece altalenante, ma piuttosto stabile (a differenza degli anni precedenti in cui era cresciuta). Il recupero è stata la modalità di gestione preponderante, mentre l’avvio a smaltimento è avvenuto in misura inferiore.

Gli indicatori

RIFIUTI
66.943
t
Rifiuti urbani indifferenziati
RIFIUTI
79,1
%
Raccolta differenziata dei rifiuti urbani
RIFIUTI
705.111
t
Rifiuti speciali (pericolosi e non pericolosi)
RIFIUTI
60,4
%
Rifiuti speciali avviati a recupero
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