Energia 2020
Gli ultimi dati disponibili segnalano consumi energetici in calo. Riguardo alla produzione di energia elettrica, si conferma la netta preponderanza delle fonti rinnovabili.
SINTESI DEI DATI E DEI CONTENUTI PRINCIPALI
Produzione energetica, prevalgono le rinnovabili. Con riferimento all’ultimo periodo per il quale sono risultati disponibili i dati (2014-2016), ben l’82,7% dell’elettricità prodotta in Trentino proviene da fonti rinnovabili, ovvero, in via quasi esclusiva, dall’idroelettrico. Il restante 17,3% (in aumento nel periodo considerato) proviene invece da impianti di cogenerazione (ovvero contestuale produzione di elettricità e calore) che utilizzano fonti fossili.
Consumi energetici in calo. Confrontando la media del periodo 2008-2010 con quella del periodo 2014-2016, si evince come i consumi energetici finali in Trentino siano diminuiti del 15%. A diminuire, in termini percentuali, sono stati soprattutto i consumi dovuti alle perdite della rete elettrica (-35%), quelli agricoli (-26%), quelli per i trasporti (-25%) e quelli civili (-17%). L’unico aumento si è registrato nei consumi industriali (+ 6%).
Consumi complessivi, prevale il petrolio. Guardando ai consumi energetici complessivi, quello di prodotti petroliferi è diminuito nel periodo considerato, risultando tuttavia ancora il più consistente (36% la media nel periodo), seguito dal gas naturale (31%, in lieve aumento nel periodo) e dall’energia elettrica (20%, in lieve aumento nel periodo).
Consumi termici, prevale il metano. Il fabbisogno di calore rappresenta al 2016 la fetta maggiore della domanda energetica trentina. La gran parte di questo fabbisogno è soddisfatto da impianti individuali (97%) mentre il teleriscaldamento è limitato al 3%. Negli ultimi anni la vasta metanizzazione del territorio trentino ha contribuito all’affermarsi del gas naturale: al 2016 ben il 64% del fabbisogno di calore è soddisfatto da questa fonte. Il restante è coperto dalle biomasse (18%), dal gasolio (10%), dalle pompe di calore (4%), dal solare termico (2%) e dal GPL (2%). Le fonti rinnovabili sono limitate al 24% del fabbisogno.